AGRISOLARE:
tutto quello che c'è da sapere
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Il Bando Parco Agrisolare è una iniziativa di economia verde rivolta alle imprese. Ecco chi può presentare la domanda per ottenere gli incentivi e come funzionano nel 2023.
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Il Bando Parco Agrisolare è un’iniziativa del Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali.
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Recentemente l’Unione Europea ha approvato il bando, con uno stanziamento di fondi con il PNRR di circa un miliardo di euro.
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Possono partecipare al bando imprenditori agricoli, imprese agroindustriali, cooperative agricole.
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Il Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali ha comunicato il Bando Parco Agrisolare, una iniziativa che prende parte alla transizione ecologica. L’obiettivo del bando è fornire incentivi per gli impianti fotovoltaici costruiti sugli edifici agricoli.
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Si può accedere al bando con impianti fotovoltaici realizzati sugli edifici agroindustriali ed in quelli zootecnici. L’obiettivo a cui puntava nel 2022 il Bando Parco Agrisolare era molto preciso: incentivare l’installazione di impianti di produzione di energia elettrica solare nel settore agricolo.
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La misura è una delle iniziative più importanti messe in campo dal Governo dimissionario e che sono inserite direttamente all’interno del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR). Recentemente l’Europa ha approvato il bando, con un apposito decreto, con lo stanziamento di quasi un miliardo di euro.
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Per il 2023 sono state, inoltre, introdotte importanti novità, tra cui l’aumento della spesa massima ammissibile che arriva fino a 100.000 di euro, ma non solo. Infatti, il Ministro dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste ha incrementato la percentuale massima di aiuti, che sale all’80%, e ha introdotto l’autoconsumo condiviso.
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Continua a leggere l’approfondimento per conoscere le nuove scadenze per presentare la domanda e le ultime novità previste per il Bando Parco Agrisolare.
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Cos’è il Bando Parco Agrisolare
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Il Governo ha messo in campo diverse risorse per incentivare l’economia verde. Ma soprattutto di alleggerire il peso del caro energia. In questo caso si parla di un sostegno al fotovoltaico per gli impianti da installare sui tetti, ma non solo.
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Il Bando Parco Agrisolare incentiva anche la creazione di sistemi automatizzati di ventilazione o di raffreddamento. Incentiva le opere di coibentazione delle coperture, e l’installazione di accumulatori e sistemi di gestione dei flussi energetici automatizzati ed intelligenti.
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Dopo la prima erogazione, il governo ha pianificato la seconda fase per garantire gli incentivi, per il 2023. Sostanzialmente cambiano le spese ammissibili al bando, oltre alle percentuali riferite all’agevolazione.
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A comunicare le novità è stato un decreto apposito, che ha aggiornato diverse condizioni di accesso per garantire l’erogazione per il 2023. Recentemente è anche arrivata l’approvazione definitiva per il 2023 dell’Unione Europea.
Chi può accedere al Bando
Con il Decreto n. 211444 del 19 aprile 2023 sono stati chiariti i termini e le condizioni per accedere al Bando per ottenere il finanziamento destinato alla realizzazione di impianti fotovoltaici installati su edifici a uso produttivo.
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A poter accedere anche nel 2023 al bando, sono gli imprenditori agricoli, sia organizzati in forma individuale che tramite società, le imprese agroindustriali, e le cooperative agricole. In questo caso sono incluse anche le cooperative organizzate in forma di consorzio.
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Sono ammesse forme aggregate di imprese, mentre sono esclusi coloro che non hanno contabilità IVA, con ricavi annui inferiori a 7.000 euro.
I soggetti beneficiari devono rispettare determinati requisiti, essere in regola con il versamento di imposte e contributi, secondo il DURC, e non essere in una situazione di difficoltà.
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Il bando stabilisce che il 40% dei fondi sarà erogato a favore delle regioni del Mezzogiorno: Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia. Tuttavia si attende la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale tramite apposito decreto.
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Come funziona il Bando
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Per poter accedere al Bando Parco Agrisolare ed ottenere il contributo, l’impianto solare dovrà essere di nuova costruzione. È necessario che abbia una potenza di picco non inferiore a 6 kWp e non superiore a 1000 kWp.
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Ricordiamo, inoltre, che il sussidio è riservato unicamente agli impianti solari che sono destinati a soddisfare il fabbisogno energetico della stessa azienda agricola. Questo significa, in estrema sintesi, che l’impianto fotovoltaico dovrà essere effettuato utilizzando il PVGIS, ossia il tool che è stato messo a disposizione dal Centro comune di Ricerca dell’UE.
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È necessario, inoltre, che gli impianti fotovoltaici vengano installati solo e soltanto sulle coperture dei fabbricati che esistono già, anche su quelli che sono destinati alla ricezione turistica.
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Insieme a queste attività, possono anche essere inclusi lavori di eliminazione e smaltimento dell’amianto dai tetti, oppure lavori per l’isolamento termico dei tetti, o per la realizzazione di un sistema di aerazione.
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Quali spese sono ammesse al bando
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Per accedere agli incentivi messi a disposizione del bando, le imprese sostengono delle spese per realizzare le opere viste sopra. Nel dettaglio, le spese ammesse al bando sono le seguenti:
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spese per acquistare e installare impianti fotovoltaici;
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spese per i sistemi di accumulo, con spesa massima ammessa che passa da 100.000,00 a 2.330.000,00 secondo le nuove decisioni;
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spese per i materiali per svolgere i lavori;
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spese per la connessione alla rete;
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costi per la rimozione dell’amianto dai tetti, per l’isolamento termico o per la coibentazione dei tetti, con limite massimo per i lavori di demolizione e ricostruzione e i relativi materiali di 700/kWp euro;
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sono inclusi i costi per progetti, asseverazioni e consulenze professionali, per presentare la domanda e per collaudi, per la direzione dei lavori.
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Non sono invece ammessi costi ulteriori, come quelli per materiali usati, in leasing, o per impianti solari già esistenti. Sono vietati doppi finanziamenti, tuttavia questi incentivi sono cumulabili con altri aiuti di stato, secondo i limiti previsti dalle normative.
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Come richiedere gli incentivi
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Per poter accedere direttamente al Bando Parco Agrisolare, lo scorso anno i diretti interessati dovevano presentare la domanda attraverso il portale del GSE, liberamente accessibile dall’area cliente.
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Era necessario rispettare una determinata finestra temporale, con un mese esatto di tempo per presentare le domande. Si attendono al momento provvedimenti specifici per accedere agli incentivi per il 2023.
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Le risorse, che sono state previste dal Bando Parco Agrisolare, saranno erogate esclusivamente alle imprese che stiano operando nel settore agricolo ed in quello agroalimentare, secondo una ripartizione di fondi ben delineata per il 2023:
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per realizzare gli interventi nel settore della produzione agricola primaria: 693.031.470,19 euro;
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interventi da realizzare nel settore della trasformazione dei prodotti in agricoli: 150 milioni di euro;
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per la realizzazione dei lavori nel settore della trasformazione in prodotti agricoli in non agricoli e nelle altre imprese: 75 milioni di euro;
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per la produzione agricola primaria: 75 milioni di euro.
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La misura prevede che i sussidi siano assegnati attraverso una procedura a sportello, fino a quando i fondi saranno esauriti.
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Scadenza Bando 2023
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I richiedenti dell’incentivo dovranno presentare la domanda tramite la Piattaforma informatica predisposta dal Soggetto attuatore GSE, disponibile dall’Area Clienti GSE.
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La richiesta può essere effettata a partire dalle ore 12:00:00 del giorno 12 settembre 2023 entro la scadenza fissata alle ore 12:00:00 del giorno 12 ottobre 2023.
Cosa cambia nel Nuovo Bando 2023
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Il bando è per lo più simile a quello dell’anno scorso, tuttavia con l’ultimo decreto cambiano alcune caratteristiche, soglie e percentuali.
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Tra le principali novità introdotte per il 2023 c’è l’incremento dell’intensità di aiuto massima concedibile fino all’80% per le imprese della produzione agricola primaria e della trasformazione agricolo in agricolo. Questa novità favorisce l’adozione di soluzioni sostenibili ed efficienti.
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Sono, inoltre, state introdotte nuove possibilità. Tra queste, molto importante è quella dell’autoconsumo condiviso e la partecipazione di imprese in forma aggregata. Questa novità consentirà una maggiore condivisione dei benefici ambientali e economici che derivano dall’uso dell’energia solare.
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È, inoltre, consentita la realizzazione degli impianti fotovoltaici sui tetti dei fabbricati agricoli, con potenza fino ad un massimo di 1.000 kWp per ogni impianto. Questo favorirà un utilizzo più efficiente e sostenibile delle strutture agricole esistenti.
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Il nuovo bando prevede, inoltre, un raddoppio della spesa massima ammissibile. Questo sale a 100.000 euro per i sistemi di accumulo mentre per i dispositivi di ricarica arriva fino a 30.000 euro. Questa è un’ottima novità per le aziende che desiderano investire in infrastrutture verdi e sostenibili.
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Oggi la spesa massima per ogni singolo beneficiario è fissata a 2.330.000 euro, una cifra tale da permettere agli operatori del settore di effettuare investimenti di rilevante entità in progetti green.
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