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MOCA: la certificazione dei materiali e oggetti a contatto con alimenti

Dall'entrata in vigore, lo scorso aprile, del decreto 29/2017 che impartisce sanzioni - fino a 80 mila euro - per le violazioni della normativa europea sui materiali destinati al contatto con gli alimenti, il tema dlla certificazione Moca (Materiali e oggetti a contatto alimentare) è di grande attualità. 

Parallelamente, sono in aumento le allerte sanitarie causate da cessioni e mograzioni di sostanze e componenti dei materiali che costituiscono i Moca, passate dal 18% del biennio 2015-2016 al 25% nel 2017.

Quella di voler operare in conformità all’articolata normativa vigente e nel rispetto di requisiti obbligatori, è dunque un’esigenza primaria sia per i produttori di contenitori, avvolgenti e imballaggi destinati al contatto con gli alimenti, sia e soprattutto per realtà che interagiscono con l’intera filiera alimentare. Parliamo delle aziende e delle imprese che producono macchinari e apparecchiature per la lavorazione, la preparazione, la conservazione e la somministrazione di cibi e bevande, nonché silos, cisterne, serbatori, stoviglie, utensili e attrezzi di vario tipo, vending machine, imballaggi per alimenti, ecc.

Rientrano nei Moca anche materiali e oggetti a contatto con l’acqua per il consumo umano (post punto di erogazione), materiali e oggetti “attivi” che prolungano conservabilità o migliorano le condizioni dei prodotti imballati (come foglietti assorbenti del liquido di carne/pesce, materiale assorbi-etilene, prodotto per la maturazione della frutta, ecc.), materiali e oggetti “intelligenti’ che controllano le condizioni del prodotto imballato e del suo ambiente (come adesivi termo-temperatori, indicatori di sviluppo microbico, ecc.).

Un mondo produttivo che include imprese di ogni dimensione, con una vasta ed eterogenea tipologia di prodotti soggetti a norme basate sulla necessità di evitare che i Moca costituiscano un pericolo per la salute umana.

Non è sempre facile capire come operare in sicurezza

La normativa che regolamenta i Moca è molto varia, vasta e in continua evoluzione, e non esiste un unico corpus legislativo armonizzato. Oltre alle norme dei regolamenti europei CE 1935/2004, riguardanti i materiali e gli oggetti destinati a venire a contatto con i prodotti alimentali, e CE 2023/2006 sulle buone pratiche di fabbricazione (Good Manufacturing Practices - Gmp) di tali materiali e oggetti, occorre attenersi anche alla legislazione specifica di dettaglio per i diversi materiali (plastica, cellulosa, ceramica, gomme, carta, vetro, acciaio, alluminio, ecc.).

Un riferimento legislativo così articolato, porta inevitabilmente le aziende a non riuscire a identificare sempre nel modo corretto tutto quello che va fatto per essere in regola e per operare in sicurezza. Talvolta, infatti, si procede, in buona fede, compiendo una tantum le analisi di laboratorio per attestare la conformità Moca sul prodotto finito o su una campione di materiale. 

La corretta applicazione della normativa Moca deve tenere conto, invece, anche di tutte le fasi di lavorazione – Good Manufacturing Practices – ovvero della corretta applicazione delle regole di buona fabbricazione, che comprendono la tracciabilità (come previsto dalla CE 2023/2006), in modo da poter garantire che durante l’intero processo, dalla materia prima, al prodotto finito, fino allo stoccaggio, non intervengano mai comportamenti o elementi tali da inficiare la qualità del prodotto. 

Come recita l’art 3 del CE 1935/2004, infatti, «i materiali e gli articoli destinati a venire a contatto con gli alimenti, sotto normali o forzate condizioni d’uso, non devono cedere all’alimento i loro costituenti in quantità tale da: costituire un pericolo per la salute umana; comportare una modifica inaccettabile della composizione dei prodotti alimentari; comportare un deterioramento delle caratteristiche organolettiche».

Quattro regole a cui attenersi

In sintesi la normativa Moca si fonda su quattro pilastri a cui le aziende devono attenersi: obbligo di disporre e operare secondo sistemi di assicurazione e controllo della qualità; redigere e fornire dichiarazioni di conformità dei Moca; etichettare e tracciare i prodotti (lungo tutta la filiera) e disporre di documentazione di supporto per garantire il rispetto della normativa di riferimento.

Uno strumento per accompagnare le aziende in tutti questi passaggi è la Certificazione di prodotto Moca - Icim, che dimostra, in modo inoppugnabile, il rispetto delle buone pratiche di fabbricazione e l’attuazione dei controlli di qualità sui prodotti e oggetti a contatto con alimenti.

Seguire questo schema di certificazione significa avere un guida per tutte le disposizioni previste dalla normativa, e consente agli operatori del settore di poter dimostrare al mercato, grazie anche alle verifiche di un ente terzo indipendente, l’applicazione di buone pratiche di fabbricazione e il rispetto dei requisiti di sicurezza e conformità. Inoltre, la certificazione permette di far emergere l’azienda per serietà e affidabilità.

Tra gli altri vantaggi dalla certificazione di prodotto Moca - Icim quello di elevare la conoscenza, la competenza e la consapevolezza del personale; mitigare i rischi legati a potenziali non conformità di processo/prodotto con conseguenti ricadute sul brand aziendale e, infine, possibilità di tenere sotto controllo ed aggiornato il sistema procedurale aziendale in un’ottica di miglioramento continuo, grazie alle verifiche annuali di mantenimento della certificazione.

Come avviene la certificazione

Il percorso certificativo Moca - Icim parte da un’analisi documentale del processo produttivo e dei prodotti sottoposti a certificazione. Si procede, poi, con la valutazione dei materiali componenti il prodotto e con la verifica della conformità di tutte le sostanze utilizzate per la fabbricazione del prodotto e con la definizione del numero dei campioni da esaminare e dei parametri da analizzare. Attraverso l’audit in campo si effettua la valutazione della congruità dei processi produttivi specifici e il prelievo dei prodotti da testare (con successiva individuazione delle loro possibili cessioni attraverso i test di laboratorio). A valle dell’esito positivo delle risultanze dell’audit e dei test di laboratorio si procede con la emissione del certificato che ha una validità di 5 anni (con sorveglianza e controlli a cadenza annuale).

Obiettivo della Certificazione di prodotto Moca secondo lo schema Icim è quello di aiutare le aziende a diventare conformi, non solo per evitare le sanzioni, ma soprattutto per attestare la qualità dei loro prodotti e per porsi in modo distintivo sul mercato rispetto ai propri competitor. 

Opuscolo MOCA Commissione Europea

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